Sant'Elia Blues
A Cagliari il quartiere di Sant’Elia è sin dalla sua nascita “a margine”, uno spazio estraneo, altro, quasi una appendice rispetto alla città.
Il suo isolamento geografico diventa stigma sociale, la sua struttura architettonica, si concreziona negli anni e la comunità diventa difficile per luogo comune.
Pur nelle sue contraddizioni, il quartiere pulsa di energia sacra e profana, e nella vivacità di questa vita popolare mi sono voluto immergere per raccontarla da dentro, senza pregiudizi e preconcetti. Ho goduto della bellezza che solo luoghi ricchi di contrasti possono offrire, una bellezza che non fa sconti, è vera e unica proprio perché non scende a compromessi, una bellezza che si rispecchia nel suo mare, come ne fosse una propaggine, che si nasconde nei grandi palazzoni costruiti in vari tempi di urbanizzazione poco ragionata.
Questo reportage è un omaggio a un quartiere unico, un ritratto pasoliniano di un luogo meraviglioso, di una comunità viva e orgogliosa.
Il suo isolamento geografico diventa stigma sociale, la sua struttura architettonica, si concreziona negli anni e la comunità diventa difficile per luogo comune.
Pur nelle sue contraddizioni, il quartiere pulsa di energia sacra e profana, e nella vivacità di questa vita popolare mi sono voluto immergere per raccontarla da dentro, senza pregiudizi e preconcetti. Ho goduto della bellezza che solo luoghi ricchi di contrasti possono offrire, una bellezza che non fa sconti, è vera e unica proprio perché non scende a compromessi, una bellezza che si rispecchia nel suo mare, come ne fosse una propaggine, che si nasconde nei grandi palazzoni costruiti in vari tempi di urbanizzazione poco ragionata.
Questo reportage è un omaggio a un quartiere unico, un ritratto pasoliniano di un luogo meraviglioso, di una comunità viva e orgogliosa.
