Battigia e’ un diario fotografico che si è scritto da solo. Sono i miei pensieri cupi, felici, inconsci, riflessi. Sono i miei occhi che cercano in sincronia con il cuore. Non ha la pretesa di essere un progetto organico, lineare, coerente nello stile e nella forma. Come non lo sono i miei stati d’animo confusi tra l’odore del mare, il vento, la sabbia, palloni, ombrelloni, pattini, gelati, granite.
Sono io solo tra tanti, immerso nel rumore ma con dentro il silenzio, con i piedi bagnati e la testa arsa dal sole, con gli occhi chiusi e lo sguardo aperto. Dove il mare non si stancava di baciare la spiaggia.
“Noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un’orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare cancella, di notte. La marea nasconde. È come se non fosse mai passato nessuno. È come se noi non fossimo mai esistiti. Se c’è un luogo, al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare. Non è vita falsa, non è vita vera. È tempo. Tempo che passa. E basta”.
Alessandro Baricco